Maurizio e dintorni

appunti di viaggio….ma non solo

La “Via degli Dei”

A piedi, io e Silvana attraversando l’Appennino tosco-emiliano da Bologna a Firenze,

Settembre 2022.

1 ^ tappa, Bologna – Brento. 11 settembre. 25 km circa, 930 m di dislivello complessivo.

Partenza dal Meloncello con la salita a San Luca. Lo zaino sembra pesantissimo, ma le gambe girano bene. L’allenamento estivo in altura è servito!!

Si incontrano subito altri camminatori/trici, quasi tutti giovani, molto giovani…

Tappa lunga e impegnativa, che si conclude con la salita al Monte Adone ( 654 m): dura, specie con il caldo e tanti km nelle gambe, ma alla fine uno spettacolo di paesaggio! e poi si scende a Brento dove ci aspetta un ottimo B&B (da Mara sulla Strada degli Dei)

2 ^ tappa. Brento – Madonna dei Fornelli, passando per Monzuno. 12 settembre. 22 km, 1.050 m di dislivello.

Si prende il ritmo, lo zaino ormai fa parte del corpo e non pesa più ( anche perchè è stato più volte controllato a casa prima di partire..solo l’indispensabile!), e ci si accompagna con tante persone: un breve tratto, un tratto più lungo, ognuno con il suo passo. Domanda d’obbligo: “di dove sei?”…Verona, Bolzano, Reggio Emilia ( come il compagno Davide, presidente della locale associazione di Italia Cuba), Bologna, Roma, Pinerolo, Torino e dintorni, Catania, Basilicata; anche qualche straniero, Svizzera, Francia; Stati Uniti…

Dopo aver attraversato boschi bellissimi, da fiaba, e alcuni pascoli in quota, si arriva a Madonna dei Fornelli dove ci siamo dati appuntamento per cenare tutti insieme ( o almeno un bel gruppo) alla locanda Dai Romani; la splendida Elisa, titolare del locale, propone un menù tipico e soprattutto un racconto commosso sulla storia della Via degli Dei e della riscoperta Via Flaminia militare, antica strada romana che domani incontreremo sul cammino. Questo “cammino” ha permesso a Elisa di rimanere nel suo paese e di tenere aperta la locanda dei nonni, altrimenti destinata alla chiusura. (B&B Romani, Madonna dei Fornelli)

3 ^ tappa. da Madonna dei Fornelli (Bo) al Passo della Futa (Fi). 13 settembre. Circa 20 km, 800 m. dislivello complessivi.

Si parte ancora una volta in salita, dura. Poi il cammino si snoda più dolcemente, in una bella giornata

 di sole, dalle verdi colline emiliane al Mugello toscano. Percorriamo alcuni tratti sul selciato dell’antica via Flaminia militare, riportata alla luce solo 40 anni fa grazie alla determinazione di Cesare Agostini e Franco Santi.

Al Passo della Futa visitiamo il Cimitero Germanico, dove sono sepolti circa 30.000 soldati tedeschi. Da queste parti passava la Linea Gotica, che abbiamo incontrato pochi chilometri prima.

Ci aspetta l’Agriturismo Ferretti, in zona Covigliaio, dove tre generazioni di donne- Stefania, Silvia e Paola – offrono una buona  sistemazione e un’ottima cucina, per noi la migliore del nostro cammino. (Agriturismo Ferretti).

****Chi prevedesse di fermarsi a Sant’Agata si consiglia decisamete la Casa Vacanze Mafalda e Luna

4 ^ tappa. Passo della Futa – San Piero a Sieve. 14 settembre. 24 km, 750 m. di dislivello.

Inizia la discesa verso Firenze, nel corso della giornata faremo ben 1400 m. in discesa, gran parte dei quali in mezzo ai boschi.

Partiamo con la nebbia e la rugiada che scende copiosamente dalle foglie degli alberi. All’ora di pranzo ci fermiamo  a Sant’Agata, piccolo e grazioso centro di orogine medioevale dove,  invece delle solite barrette e frutta disidratata, ci concediamo un piatto seduti nel dehor dell’unica trattoria, insieme ad altri compagni di viaggio.

Il panorama è cambiato, i boschi hanno lasciato il posto a campi coltivati e aziende agricole. Ritorna il sole e il nostro percorso si snoda tra strade bianche di pianura e strada asfaltata, fino a San Piero a Sieve. Questa sera sistemazione in camerata a 6….

ci concediamo un aperitivo in centro con Davide e alla sera tavolata numerosa al ristorante Aglione, dove gustiamo per la prima volta l’ottima  “peposa”…e il nome dice tutto e altri piatti della tradizione toscana. (Affittacamere Via degli Dei)

****Chi prevedesse di fermarsi a Sant’Agata si consiglia decisamete la Casa Vacanze Mafalda e Luna

5 ^ tappa. San Piero a Sieve – Monte Senario- Bivigliano.15 settembre. 18 km, 980 m. dislivello.

Lasciamo San Piero a Sieve con una bella dose di “schiacciata”, comprata nel forno locale, che ci servirà per pranzo e aperitivo serale. Anche oggi si parte in salita, costeggiando uliveti, cipressi e ville storiche, come la villa medicea del Trebbio con il suo borgo antico. Qui incontriamo l’arzillo novantenne Rino, giardiniere tuttofare della villa.

Come da previsioni meteorologiche arriva la pioggia che ci costringe a indossare le mantelline…ci riparano, ma fanno anche sudare tanto! Per qualche chilometro è tutto un togli e metti la mantellina!! L’arrivo a monte Senario é quindi piuttosto “sudato”, in tutti i sensi…il monastero che sovrasta il monte, così come il punto ristoro sono però chiusi (chiudono tra le 12,00 e le 15,00). Da qui scendiamo verso Bivigliano, percorrendo  sentieri scoscesi, resi poco praticabili e scivolosi dalla pioggia recente.

Questa sera abbiamo scelto di dormire in una mobil home del locale campeggio, dove incontriamo nuovamente alcuni compagni di viaggio (tra cui Roberto di Reggio Emilia, Roberto di Bari e Alessandro di Pinerolo) e conosciamo una coppia di Torino con cui scopriamo avere comuni amicizie collegnesi.

Domani è l’ultima tappa, a questo punto possiamo dire che i piedi e il fisico hanno retto a meraviglia..probabilmente merito delle nostre frequenti camminate metropolitane e delle escursioni sulle montagne di Prali, nonchè di calze e scarpe adeguate. (Camping degli Uccellini, Bivigliano)

6 ^ tappa.Bivigliano – Firenze. 16 settembre.23 km circa. 600 m. dislivello.

Ultima tappa, partendo presto dal camping Poggio degli Uccellini; giornata serena,  dopo una serata e notte di pioggia. Ci aspetta ancora molta strada  fino a Firenze, che però riusciamo a intravedere dopo pochi chilometri…ma come dice una scritta “sconsigliato dire…siamo quasi arrivati”. Infatti tra sali e scendi raggiungiamo Vetta le Croci e le morbide pendenze di Poggio Pratone.

Anche oggi sul percorso diversi incontri, tra cui un folto gruppo di escursioniste yankee di Washington.

Finalmente si scende in direzione Fiesole, purtroppo sulla strada asfaltata, la situazione meno gradita dai camminatori. Dalla strada panoramica di Fiesole, Firenze appare in tutta la sua bellezza! Dopo un’agognata birra bevuta in piazza, affrontiamo la lunga e a tratti noiosa discesa verso la meta. Entriamo in piazza della Signoria verso le 13,30, orgogliosi della nostra impresa, recandoci subito all’ufficio turistico per “ufficializzare” l’arrivo con la consegna delle credenziali timbrate nelle diverse tappe. Incontriamo alcuni dei compagni di viaggio con cui ci “immortaliamo” grazie a Ferdinando e Roberto!!!

Ci stupisce la quantità di turisti che affollano il centro di Firenze, che sono davvero tanti e sembrano ancora di più dopo 6 giorni in mezzo alla natura. Alle 16,50 siamo sul Freccia Rossa che ci riporta a Bologna.

Qui finisce un’esperienza che ricorderemo a lungo.

PS: chi andasse a Bologna in auto…noi abbiamo scelto il “Centro turistico Città di Bologna” al Parco Nord (uscita 7 o 7 bis). 

Un CAMPING con Bungalow, noi abbiamo speso 40 euro, la colazione a parte che si può consumare nel bar della struttura. Abbiamo anche cenato lì…ottima a buon prezzo. Si chiede di lasciare la macchina all’interno del centro. C’è un bus che porta in centro che si ferma proprio davanti al camping.

C’è pure la piscina.

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